Costellazione Acquario - Aquarius (Aqr)
Constellation Map, by IAU and Sky&Telescope magazine |
Costellazioni confinanti:
- Pisces, Pegasus, Equuleus, Delphinus, Aquila, Capricornus, Piscis Austrinus, Sculptor, Cetus
Stelle principali :
- α (alfa) Aquarii (Sadalrmelik), mag. 3.0, ha praticamente lo stesso spettro del Sole, è una supergigante gialla distante circa 523 a.l.
- β (beta) Aqr (Sadalsuud), mag. 2.9 è la più brillante della costellazione, e presenta anch'essa uno spettro simile a quello del Sole (è solo un po' più calda), è 2000 volte più brillante della nostra Stella. è una supergigante gialla distante circa 537 a.l.
- γ (gamma) Aqr (Sadachbia), mag. 3.8, è una stella bianca distante circa 163 a.l.
- δ (delta) Aqr, (Skat) mag. 3.3, è una gigante bianca lontana circa 160 a.l.
- υ (upsilon) Aqr (Albali), mag. 3.8, è una stella bianca distante circa 207 a.l.
- ζ (zeta) Aqr, distante circa 92 a.l., è una famosa binaria costituita da due stelle bianche di magnitudine 4.5 e 4.3 orbitanti l’una intorno all’altra con un periodo di 856 anni fu studiata per la prima volta da W. Herschel nel 1779 e che da allora stata costantemente seguita.. Attualmente le due stelle si trovano alla loro distanza minima, vista dalla Terra, e per la loro risoluzione è necessaria un’apertura di almeno 75 mm con un forte ingrandimento. La separazione è attualmente inferiore a 2 secondi d'arco e può essere quindi usata sia per sondare la bontà delle ottiche dei piccoli strumenti amatoriali, sia quella del seeing, ossia il grado di turbolenza atmosferica. Non dimentichiamo, infatti, che 1 secondo d'arco è un valore piccolissimo misurato sulla volta celeste: corrisponde più o meno all'angolo sotteso da una moneta da 1 euro vista alla distanza di quasi 5 chilometri! Riuscire quindi a sdoppiare la ζ(zeta) Aquarii in condizioni di cielo medie non è poi così facile come potrebbe sembrare.
- Le stelle γ, ζ, ε e π Aquarii formano un asterismo chiamato Urna, che rappresenta la brocca piena d'acqua dell'Acquario.
Oggetti notevoli:
- M 73 un ammasso aperto.
- M 2 (NGC 7089) è un ammasso globulare facilmente visibile con un binocolo o un piccolo telescopio, ma richiede un’apertura di 250 mm per essere risolto nelle singole stelle. M 2 è un ammasso globulare ricco e altamente concentrato, distante 50,000 a.l.
- M 72 (NGC 6981) vicino ε(epsilon) e Nu Aquarii, è un ammasso globulare distante 60,000 a.l., molto più piccolo e meno brillante di M 2. È troppo debole per poterlo vedere con un binocolo.
- NGC 7009, distante 1450 a.l., è una famosa nebulosa planetaria nota come Nebulosa Saturno per la sua somiglianza con questo pianeta, se osservata con un grande telescopio. Nella maggior parte dei telescopi per dilettanti, con apertura di almeno 75 mm, appare come una ellisse verde-azzurra di 8° magnitudine. La sua stella centrale è di 12° magnitudine.
- NGC 7293 la Helix Nebula, distante 690 a.l., è la nebulosa planetaria più vicina al Sole ed è comunemente nota col nome di Nebulosa a elica. È la nebulosa planetaria con la massima grandezza apparente, coprendo 0.25° di cielo, metà della grandezza apparente della Luna. Nonostante le sue dimensioni, la Nebulosa a elica è molto debole e la si può vedere meglio con un binocolo o un telescopio a basso ingrandimento; in tal caso, appare come una macchia nebbiosa circolare, non molto impressionante come sembrerebbero suggerire le sue dimensioni.
- NGC 7727 galassia a spirale visibile con piccoli strumenti.
Note: Costellazione zodiacale con stelle non particolarmente brillanti le sue stelle più luminose sono appena di terza grandezza, posta tra il più luminoso Capricorno e la più debole Balena. Sicuramente una delle costellazioni più note e antiche, venne disegnata dagli antichi Babilonesi, era chiamata dai greci Hydrochos e dai romani Aquarius, parole che hanno lo stesso significato, perché in questa plaga si vide un uomo che versava acqua verso la bocca del sottostante Pesce Australe. che videro in questa costellazione una figura di un uomo che reggeva un'anfora. Il Sole entra nella costellazione dell'acquario durante la metà di febbraio fino alla prima metà di marzo, in questo periodo sono comuni i diluvi e comunque è un periodo sicuramente molto piovoso, forse anche per questo si è cercato un associazione con una costellazione che avesse a che fare con l'acqua. È facile individuarla perché osservando grosso modo a meta strada tra l'orizzonte e lo zenit salta subito aghi occhi il caratteristico asterismo formato da 4 stelle all'incirca della stessa luminosità poste a triangolo con una stella nel mezzo; a molti richiama alla mente lo stemma di una Mercedes. Questo quartetto è situato presso il bordo settentrionale della costellazione che da lì si estende per parecchi gradi nelle tre altre direzioni del cielo.
Mitologia: Stanco dei misfatti commessi dagli uomini, Zeus decise di punire l'umanità con un diluvio; a tal fine diede vita ad Acquario, gigante muscoloso al quale venne consegnata un' enorme urna piena d'acqua da rovesciare sulla Terra.
Non vi sono stelle di particolare interesse.