Radar meteo
Radar meteo - Applicazione dei Radar in campo meteorologico.
Cosa sono ?
I radar meteorologici permettono di rilevare, in tempo reale, i fenomeni di precipitazione in atto (pioggia, grandine, neve), di misurarne la velocità dei venti e di prevederne l'evoluzione a brevissimo termine, massimo 2 o 3 ore (nowcasting). Il loro impiego presenta alcuni sostanziali vantaggi rispetto agli strumenti tradizionali come pluviometri e anemometri usati nella maggior parte delle stazioni meteorologiche. Essi infatti danno una visione globale, dei fenomeni in atto, su un’area molto vasta consentendone il monitoraggio con continuità spaziale e con elevata frequenza di osservazione temporale. Inoltre consentono un'analisi della precipitazione lungo sezioni orizzontali e verticali e consentono di seguire lo spostamento e l’evoluzione dei fenomeni. Particolarmente utili sono le misurazioni effettuate da radiosonde trasportata verso l’alto da un pallone gonfiato con elio. I dati vengono trasmessi ogni 2 secondi, da un trasmettitore radio, alla centralina di ricezione a terra. Il lancio è effettuato automaticamente da un apparato chiamato autosonda, che alle ore stabilite gonfia il pallone, attiva la batteria della radiosonda precedentemente preparata (operazione denominata condizionamento), la unisce al pallone ed infine apre un portellone dal quale fuoriesce la radiosonda, che sale verticalmente ad una velocità media di 5 m/s. Il radiosondaggio fornisce il profilo verticale di temperatura, umidità relativa (da cui, assieme alla temperatura dell’aria, si ricava la temperatura di rugiada), forza e direzione del vento per una serie di livelli di pressione, dal suolo fino ad un’altezza media di circa 25 chilometri. I dati misurati dalla radiosonda sono rappresentati su di un nomogramma aerologico la cui analisi consente di fare accurate previsioni meteorologiche.